Negli ultimi anni la tecnologia delle auto elettriche si è sviluppata molto più velocemente, rispetto al passato e tali vetture si sono dimostrate tanto potenti quanto le loro controparti a benzina ed in tanti casi anche molto più sicure.
Tuttavia, per gli amanti dei veicoli classici, alcuni recenti studi hanno dimostrato che i veicoli elettrici hanno un particolare fattore che decisamente si rivela a loro sfavore. Queste auto, infatti, si deprezzano molto più velocemente delle auto a benzina, a causa di vari fattori, tra cui la bassa richiesta.
Ovviamente con il corso degli anni è del tutto normale che un’automobile vada perdendo il proprio valore, a meno che non si tratti di modelli particolari che attirano l’interesse dei collezionisti. Statisticamente le auto elettriche perdono valore in modo più rapido, rispetto alle alternative con motore a combustione interna.
L’ammortamento più significativo di un veicolo avviene solitamente dopo l’acquisto ed entro i primi tre anni. In base ai dati raccolti, i proprietari di un mezzo elettrico dovrebbero aspettarsi un deprezzamento del 52% del suo valore, in questo lasso di tempo.
Nello stesso periodo, invece, le berline a benzina avranno subito un deprezzamento del 39,1%, i SUV del 39,7% e gli autocarri del 34,3%. Il deprezzamento maggioritario delle auto elettriche è dovuto principalmente agli incentivi governativi. Sono questi, infatti, che riducono il valore del mezzo e che lo fanno svalutare durante la rivendita.
Anche i vari problemi di autonomia e manutenzioni influenzano molto questo fattore e portano i consumatori a desiderare meno un veicolo elettrico rispetto ad uno standard.
Purtroppo, nonostante lee prestazioni affidabili di queste vetture, attualmente i veicoli a combustione interna continuano a mantenere il primato nella maggior parte del mercato, grazie alle poche parti mobili, a nessun requisito di cambio fluido regolare e al fatto di essere meno soggette a usura.
Ovviamente esistono anche casi opposti, con dei veicoli elettrici che si rivelano davvero formidabili e che, nonostante l’avanzare degli anni, continuano a mantenere saldo il loro valore, come la Model 3 entry-level di Tesla, che ha subito un deprezzamento di appena 10,2% nei primi tre anni.