La vera storia dello pneumatico

Vi siete mai chiesti quale sia la storia di uno dei mezzi più importanti della storia dell’umanità?
Stiamo parlando dello pneumatico!
Ovviamente, per parlare di questo, dobbiamo cominciare a discutere del suo antenato, ovvero la ruota.
Questa ha origini antichissime ed è stata ideata intorno al 3.500 a.C.

In quel periodo, la ruota era solamente un pezzo di legno piegato e solamente con le varie evoluzioni dell’umanità, ha raggiunto dei miglioramenti, come ad esempio un rivestimento in pelle, che ne ammortizzare la parti.
Con il trascorrere dei millenni, il rivestimento di pelle si è trasformato in gomma, un materiale decisamente più resistente ed elastico, che viene tuttora utilizzato.

Nel 1888 la Benz creò il primo veicolo a benzina, dotato di pneumatici ricoperti di gomma che si gonfiavano ad aria.
Questo è quello che possiamo riconoscere come il primo “esempio” di pneumatico, anche se fu solamente nel 1905 che venne inventato quello che chiamiamo oggi pneumatico.

Intorno agli anni ’20 venne amplificata e modificata l’elaborazione di questi prodotti, grazie alla realizzazione di una particolare gomma sintetica che consentiva di facilitare la produzione in serie. Ad implementare questo processo fu la società DuPont.

Nel 1934, in Finlandia venne progettato il primo tipo di pneumatico che riusciva a resistere ai climi invernali e a produrlo fu la Nokian, per permettere ai veicoli di circolare con maggiore sicurezza, in quegli ambienti dalle temperature particolarmente ostili.

Una piccola curiosità che riguarda alcune degli ultimi modelli di pneumatici inventati e messi in vendita sono stati gli “pneumatici da corsa vegetali”. Questi vennero realizzati nel 1979 e consentivano al veicolo di percorrere fino ad 80 Km, alla velocità massima di 80 Km/h. lo scopo era quello di realizzare degli pneumatici ecologici.

Tuttavia il vero “papà” dello pneumatico moderno risale agli anni ’50. Fu proprio in quegli anni che negli pneumatici vennero praticate delle incisioni in direzione verticale, che consentivano al veicolo di risparmiare carburante e concedergli maggiore potenza. Questi furono chiamati “pneumatici radicali”. Inoltre riuscivano anche ad offrire maggiore stabilità di guida, anche durante velocità elevate.

Questi sono sicuramente i predecessori più simili agli pneumatici che utilizziamo al giorno d’oggi. Attualmente esistono moltissimi modelli di pneumatici che, grazie all’avanzare della tecnologia hanno ottenuto delle caratteristiche studiate dagli esperti, in modo da potersi adattare davvero ad ogni possibile situazione stradale e condizione meteorologica. Chissà cosa ci aspetta il futuro in questo settore, dato che solamente nel corso di un secolo i cambiamenti sono stati veramente esorbitanti.