Un nuovo record entra a far parte del mondo dei motori elettrici, e questa volta ad assicurarsi il primato mondiale è la Rimac Nevera. Quest’auto ha guadagnato meritatamente il titolo di veicolo elettrico più veloce del mondo, con una velocità massima di 415 Kmh.
La Rimac è riuscita a superare il record precedente, realizzato nel 2005 dalla Bugatti Veyron e questa tappa si rivela assolutamente fondamentale per provare gli eccezionali progressi dimostrati dai veicoli alimentati ad elettricità.
Normalmente i veicoli elettrici sono famosi per la loro straordinaria accelerazione e per il sistema motorio estremamente silenzioso. Tuttavia, la velocità massima elevata non era tra le caratteristiche più performanti, ed è stata una consuetudine per molto tempo che tali vetture non raggiungono picchi elevati di velocità.
Tuttavia, con i dati dimostrati dalla Rimac Nevera, si possono ridefinire totalmente gli standard del genere sportivo, dato che quest’auto è in tutto e per tutto una supercar. Quest’auto è stata progettata esclusivamente per uno scopo: andare veloce!
I motori a combustione interna producono un maggior numero di cavalli con l’aumentare dei giri, mentre i motori elettrici perdono potenza quando raggiungono le fasce alte, segnando invece la loro massima potenza quando si trovano a zero giri/min. La Nevera, invece, è proprio il veicolo elettrico con i giri più veloci e con un tempo di 8,6 secondi per quarto di miglio.
Per confermare questo record è stato utilizzato un circuito ovale dell’Automotive Testing Papenburg. Questo percorso ha due rettilinei di 3,5 chilometri ed è proprio su di esso che è stato possibile per la Nevera raggiungere la velocità che gli è valsa il primato mondiale.
Un risultato del genere è veramente qualcosa di impressionante e sicuramente in futuro potremmo assistere a nuove innovazioni nel campo dell’industria automobilistica elettrica.
Secondo molti esperti, questo particolare momento rappresenta un autentico punto di svolta per i veicoli elettrici, dato che finalmente è stato possibile raggiungere una capacità che normalmente era possibile solamente per le auto dotate di combustione interna più costose presenti sul mercato.