La sorprendente storia di un ex proprietario di una Suzuki GSX-R 1100 del 1992 che, dopo aver venduto la sua amata moto, ne ha sentito la mancanza e ha escogitato un piano per rubarla indietro. Ma l’incapacità dei ladri di agire in modo discreto li ha condotti alla denuncia e all’arresto per rapina con la forza. Scopri i dettagli di questa avventura sentimentale con la moto e l’esito della vicenda giudiziaria.
Vendere e separarsi dalla propria moto può essere un compito difficile, soprattutto quando si è legati ad essa. Tuttavia, ci sono situazioni in cui si è costretti a farlo, come nel caso di un automobilista di Almería. Purtroppo, in questa vicenda, l’uomo ha commesso un atto illegale quando ha deciso di vendere la sua Suzuki GSX-R 1100 del 1992 restaurata dal secondo proprietario e successivamente ha voluto riaverla indietro.
La moto era un gioiello nel suo genere, restaurata e tenuta al sicuro nel garage di un vicino. Tuttavia, quando il proprietario ha deciso di vendere la moto, qualcuno l’ha comprata con l’intenzione di restaurarla completamente. Tutto sembrava andare bene finché il precedente proprietario non ha deciso di riprendersi la sua moto, ignorando le procedure legali. Dopo aver escogitato un piano per rubarla e riportarla nel suo garage, è stato arrestato insieme al fratello del proprietario del garage in cui era custodita la moto.
In tutto questo, la Suzuki GSX-R 1100 del 1992 resta un simbolo degli sport anni Novanta, con un telaio robusto, un motore fluido ma potente allo stesso tempo e tanta capacità di preparazione. Il colore tigrato era molto ricercato dai collezionisti dell’epoca, il che spiega il motivo per cui il precedente proprietario ha deciso di riprendersi la sua moto. Sarà interessante vedere quale sarà la sentenza del tribunale di Roquetas de Mar in questa storia di recupero di un amore perduto. In ogni caso, ci insegna che le vie illegali non portano mai a niente di buono, anche se si tratta di recuperare la propria amata moto.