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Questa copia sovietica di una Vespa era stata consumata dalla ruggine. È così l’hanno restaurata per lasciarla a museo

Il settore del restauro è davvero affascinante. È praticamente un’arte trasformare vecchi rottami arrugginiti in parti nuovamente funzionanti.

Un nome che spicca in questo mondo è Rescue Story, il protagonista della nostra storia di oggi, che ha recuperato una replica sovietica di una Vespa, letteralmente invasa dalle radici delle piante, e l’ha resa migliore dell’originale.

Si potrebbe dire che è passata da essere un brutto anatroccolo a un bellissimo cigno. Non sappiamo esattamente perché o come la moto sia finita in quello che sembra un deposito di rifiuti naturale, circondato da piante che avevano addirittura radicato in questa replica russa di una Vespa Piaggio del 1960.

Sotto lo strato di sporco incrostato sulla moto, si cela un bellissimo colore turchese. Arrugginita, con uno strato di sporco aderito alla carrozzeria e con i pavimenti completamente rovinati, sembra pronta per essere gettata via come rifiuto. Nonostante possa sembrare irrecuperabile, aspettate di vedere come è stata restaurata.

Nonostante nel titolo del video su YouTube venga indicata come una Vespa Piaggio del 1960, dopo alcune ricerche siamo riusciti a scoprire che non è una Vespa, ma una Vyatka Turist sovietica. Una moto di cui probabilmente non avete mai sentito parlare, ma che somiglia molto ai famosi scooter italiani. Il titolo è comunque in parte corretto, poiché la VP-150 era una copia non autorizzata della Vespa 150 prodotta nel 1956. Si differenziava principalmente per l’acciaio più spesso, adatto a percorrere le strade accidentate russe.

Naturalmente, questa moto ha visto giorni migliori (sono stati prodotti circa 300.000 modelli)… Quindi, per riportarla in vita, il restauratore ha iniziato smontandola pezzo per pezzo e poi pulendola con un idropulitore per rimuovere tutto lo sporco (era uno dei modelli più arrugginiti che abbiamo mai visto). Dopo una buona pulizia, sembra molto migliore rispetto a quando è stata trovata. Poi ha iniziato a lavorare sul piccolo motore monocilindrico da 150 cc, che sviluppa quasi 8 CV, ancora perfettamente funzionante. Ha smontato persino i più piccoli bulloni per rimuovere la ruggine, un lavoro davvero encomiabile.

L’ultimo passaggio è stato rimontare tutto, dare una mano di vernice e mettere la moto in movimento. Chi avrebbe mai pensato che potesse funzionare così bene considerando il suo stato iniziale?

Maria G.

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