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Le 4 cinture di sicurezza più comuni e il loro funzionamento

Quando si viaggia in auto, indossare la cintura di sicurezza è obbligatorio in modo tale da poterci salvare la vita nello sfortunato caso che avvenga un incidente.

Le cinture di sicurezza furono brevettate nel 1903 dal canadese Gustave Desirè Lebeau, che inizialmente le aveva denominate “bretelle di sicurezza” ed erano realizzate in cuoio.

Con il trascorrere degli anni, ovviamente, sono state modificate e migliorate in maniera tale da renderle sempre più comode e soprattutto efficienti. Le cinture di sicurezza sono costituite da vari punti:

Le cinghie: la parte flessibile che trattiene il corpo sul sedile, realizzata da una trama di fili di polimerici intrecciati morbidi ma assolutamente resistenti.

Il riavvolgitore: l’inserto che consente di allungare la cintura di sicurezza per indossarla e che crea il blocco della stessa in caso di bisogno.

Il regolatore: accessorio applicato per regolare l’altezza della cintura in modo da renderla più comoda.

Gli ancoraggi: i punti di attacco presenti sui veicoli dove vengono fissate le cinture.

Sono molti altri i punti necessari per installare le cinture di sicurezza, ma quest’oggi vogliamo spiegare quali sono le tipologie più comuni.

Esistono infatti cinture di sicurezza di svariate tipologie e quest’oggi abbiamo deciso di selezionare le più comuni e spiegare il loro funzionamento.

Cinture di sicurezza a due punti

Chiamate anche cinture pelviche, sono quelle che solitamente si trovano installate sui sedili degli aerei, ma sono presenti anche in alcune automobili, in particolar modo nel sedile posteriore centrale. Proteggono solamente la zona pelvica e lasciano le spalle ed il busto senza alcun blocco.

Cinture di sicurezza a tre punti

Si tratta delle cinture più comuni, ovvero quelle che vengono maggiormente utilizzate all’interno delle automobili. Chiamate in questo modo in quanto hanno tre punto di attacco ovvero uno sulla spalla e gli altri due nella zona delle anche.

Cinture di sicurezza a quattro punti

Installate solitamente su sedili speciali, come quelli presenti all’interno delle auto da corsa. Sono fissati ad una struttura metallica collegata direttamente al telaio dell’auto, in modo da rendere il fissaggio ancora più efficace. Vengono regolate dal guidatore stesso non appena sale in macchina, in modo tale da ottenere la giusta protezione e offrono supporto sia alle spalle che alla zona pelvica.

Cinture di sicurezza a cinque punti

Molto simili alle precedenti, posseggono in più una protezione nella zona inguinale. Grazie a questa aggiunta, queste cinture di sicurezza risultano essere più restrittive e limitano quasi completamente i movimenti indesiderati del conducente.

Maria G.

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