Mantenere l’equilibrio in moto non è una capacità innata, se non in casi particolari. Di solito, un motociclista acquisisce questa abilità con l’esperienza, dopo avere avuto qualche piccolo incidente.
È un dato di fatto che le aziende produttrici di moto stanno cercando di rendere l’equilibrio in moto una capacità più accessibile, come Yamaha con il suo AMSAS. Intellias, tuttavia, è un’azienda che ha già introdotto il primo sistema di auto-stabilizzazione per moto e promette grandi cose.
Progettato “non per il tempo libero, ma per la funzionalità”
Riflettiamo sulla filosofia di questo: in ogni aspetto della vita, l’esperienza ci fornisce le capacità. Più guidiamo, più sviluppiamo abilità ed equilibrio sulla moto. Tuttavia, ci sono persone che usano una moto non per piacere, ma per necessità.
Ci sono, ad esempio, coloro che utilizzano uno scooter per andare al lavoro, o coloro che lavorano in moto, come i corrieri. O ancora coloro che noleggiano uno scooter.
L’aiuto è sempre gradito, ed è qui che entra in gioco l’azienda Intellias, che ha sviluppato il primo sistema commerciale di auto-stabilizzazione per moto. Non sono disponibili molti dettagli sul suo funzionamento, ma dovrebbe essere disponibile presto.
Il sistema funziona attraverso sensori posizionati sulla moto. Questi monitorano e calcolano l’angolo e la velocità di inclinazione della moto (come fanno già molte moto di fascia alta). È pensato per essere particolarmente utile a basse velocità, in particolare a 20 km/h o meno.
Il software poi attiva una contromanovra per mantenere costantemente la moto in equilibrio e impedirle di cadere, stabilizzandola in tempo reale. Come ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda, questo sistema è pensato soprattutto per gli scooter, molto usati nella mobilità urbana. Non è destinato ai motociclisti esperti che preferiscono la strada. Come ha detto il proprietario, “l’importante non è il divertimento, ma la funzionalità”, quindi l’uso del sistema è molto chiaro. Vedono anche la possibilità che possa essere utile per i motociclisti disabili o per coloro che stanno riprendendo a guidare dopo un incidente.
Hanno anche accennato a una possibilità futuristica: che lo scooter possa muoversi da solo. Potrebbe sembrare un’idea troppo avveniristica, ma nel futuro immaginano una città in cui la moto arriva dall’utente per essere raccolta.